Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Sulle tavole piemontesi, e valsusine, non possono mancare le cipolle ripiene. Una ricetta di cui ogni famiglia conserva con gelosia la propria personalizzazione, diffusa anche sui menu delle locande che propongono ristorazione tipica. Ad Almese, ogni anno, le cipolle ripiene vengono celebrate con un'apposita sagra ad esse dedicata, in programma nel mese di ottobre.
La ricetta di questa portata non è particolarmente complessa, se paragonata al risultato finale che permette di ottenere. Ne esistono varianti differenti, alcune contemplano addirittura nel ripieno l'aggiunta di amaretti.
Molto adatte alla preparazione delle "siule piene" risultano essere le cipolle piatte di Drubiaglio, coltivate nell'omonima frazione aviglianese, dalla forma tonda e piatta e dal sapore particolarmente dolce, contraddistinte dal colore biondo-oro.
SCOPRI DI PIÙ: La cipolla bionda piatta di Drubiaglio: dolce e delicata, deve il suo sapore all' "effetto Nilo"
A tal proposito vi forniamo la ricetta proposta da Cascina Drubi, azienda agricola locale che le coltiva da tempo per preservarne la tipologia affinché non vada persa.
SCOPRI Di PIÙ: Azienda Agricola Cascina Drubi
La ricetta delle "Siule Piene"
Per realizzare una teglia per quattro persone, vi serviranno
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un kg di Cipolle
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Pane raffermo e/o grissini
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Latte
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Noce moscata
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2 hg di Prosciutto cotto
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2 Uova
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Parmigiano
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Saporita (misto di erbe aromatiche per carni/arrosti)
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Burro
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Sale
Innanzitutto, pulite le cipolle, avendo cura di rimuovere la calotta superiore. Fate cuocere entrambe le parti, lasciandole sulla fiamma per una ventina di minuti in acqua bollente, o comunque fino a che la parte più esterna diviene trasparente.
Scolatele e mettetele a raffreddare, dedicandovi nel frattempo alla preparazione del ripieno. Per ottenerlo, dovrete ammollare il pane e/o i grissini in un po' di latte con una grattugiata di noce moscata. Procedete quindi a strizzare il composto, eliminando il latte in eccesso.
Nel frattempo, le cipolle cotte saranno ormai raffreddate. Svuotatele del loro interno, facendo leva con le dita o con l'ausilio dei rebbi di una forchetta.
Tenete da parte le cipolle svuotate, che dovrebbero avere soltanto più un paio di anelli, i più esterni, posizionandole in una teglia.
A questo punto frullate con un robot da cucina le calotte superiori e la parte interna delle cipolle insieme al prosciutto, ad un uovo, ad abbondante quantità di parmigiano grattugiato secondo i proprio gusti, ad un pizzico di Saporita e quanto basta di sale fino.
Se l'impasto risultasse essere non sufficientemente denso, unitevi un poco di pangrattato ed andate a riempire le cipolle svuotate fino al bordo.
In una ciotola sbattete l'altro uovo rimasto con del parmigiano, fino a che non otterrete una crema liscia, con la quale ricoprire le cipolle ripiene. Posizionate su ognuna di esse un tocchetto di burro ed infornate per circa 30 minuti a 180/200 gradi, fino a che il profumo non avrà praticamente saturato la vostra cucina.
Per essere sicuri che siano pronte, basterà osservare la loro superficie: la preparazione sarà ultimata quando si sarà formata una croccante crosticina dorata.
A quel punto potrete gustare la loro dolcezza, convincendovi che la cipolla piatta di Drubiaglio sia davvero una tipologia da tutelare. Perché sarebbe veramente un peccato se un simile sapore andasse perduto.