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Aveva soltanto 27 anni Cesare Lai, il tenente sardo della Regia Aeronautica che il 3 agosto 1933, a seguito dello schianto dell’aereo che stava pilotando, perse la vita a Pra Plan (Prato Piano), nei pressi del forte di Santa Chiara a Giaglione.
La sua storia sarebbe probabilmente rimasta sconosciuta ai più senza la ricerca storica di Gilberto Forneris e PierCarlo Porporato, professore ordinario il primo e funzionario il secondo dell’Università di Torino, appassionati di fotografia naturalistica. I due, addentrandosi nella pineta giaglionese sulle tracce del picchio nero, alcuni anni fa si imbatterono nella croce in ferro che, insieme alla lapide ed al cippo in marmo, erano state poste a memoria dell’accaduto.
“Ala infranta tenente pilota Lai Cesare. 1906-1933” recitava la scritta sul cippo. Una frase non supportata da ulteriori spiegazioni, ad eccezione di una croce realizzata con tutta probabilità unendo con del fil di ferro due frammenti dell’aereo caduto.
Forneris e Porporato decisero di saperne di più. Cosa ci faceva quel monumento alla memoria, ormai abbandonato, all’interno del bosco? Chi era Cesare Lai e cosa successe quel giorno d’agosto di molti anni fa?
Incuriositi, consultarono il Comune di Giaglione, cercarono i registri di morte dell’epoca, effettuarono ricerche sul web, contattarono il Comune di Ulassai che aveva dato i natali al pilota. Man mano che la ricerca procedeva, la storia si faceva sempre più chiara.
Cesare Lai, il giovane eroe
Nato in Barbagia, nel paese di Ulassai in provincia di Nuoro il 14 gennaio del 1906, Cesare era quarto di cinque fratelli e cinque sorelle. Aveva scelto di intraprendere la carriera militare e si era formato al primo “Corso Falco” della Regia Areonautica, frequentando le lezioni alla Reggia di Caserta, ove prestò giuramento il 16 dicembre 1928.
Pra Plan (Santa Chiara, Giaglione).
Appartenente alla trentunesima Squadriglia, V gruppo dell’aeroporto militare di Venaria Reale, nella mattina del 3 agosto 1933 sorvolava la zona al comando di un Fiat Ansaldo A-120 e, con il motore in panne, si accingeva ad atterrare a Prà Plan, presso il forte di Santa Chiara a Giaglione, uno dei numerosi campi di decollo ed atterraggio da utilizzare in caso di emergenza. La sua pendenza offriva infatti resistenza all’atterraggio e, contemporaneamente, garantiva la possibilità di prendere una buona rincorsa prima del decollo nel vuoto della val Clarea.
Quel mattino, mentre tentava un atterraggio di emergenza, Cesare vide un gruppo di bambini che, ignari del pericolo, stavano correndo e giocando sul piano erboso. Per evitare di travolgerli virò verso sinistra tentando, senza riuscirci, di riprendere quota. Una manovra che salvò la vita ai piccoli, ma condannò l’eroico pilota ad uno schianto nella pineta.
L'aereo dopo lo schianto (Ricerca storica Pier Carlo Porporato - Archivio Fam. Lai).
Ma perchè in quel lontano 1933 un aereo militare era in volo sulle montagne di confine? Si trattava di una missione che aveva lo scopo di documentare le difese francesi nella zona del Moncenisio? Ci fu una reazione delle forze armate francesi che in qualche modo danneggiò l'aereo e lo costrinse ad un atterraggio di emergenza?
Con certezza non lo sappiamo ma la ricerca ha permesso di svelare un particolare che fino ad ora era rimasto ignoto: su quel volo Cesare Lai non era solo. Con lui viaggiava anche un altro militare, probabilmente addetto a produrre la documentazione fotografica, che in un primo tempo si credeva morto ma che invece è sopravvissuto, anche se di lui al momento si hanno poche notizie.
Nessuno sa che fine fecero i rottami dell’aereo, ma due pezzi di esso furono utilizzati per realizzare la croce in ricordo dello sfortunato giovane che, dopo la morte, fu insignito della medaglia d’argento al valore militare.
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Giaglione e Ulassai unite nel ricordo
I contatti avviati con la comunità di Ulassai, di cui Cesare Lai era originario e dove riposano i suoi resti, sono sfociati in un proficuo scambio di informazioni ed immagini fotografiche, che hanno permesso di ricostruire con maggiori dettagli il sacrificio del giovane aviatore e sono poi diventate anche una serie di pannelli esplicativi.
Giovedì 5 agosto 2021 il pilota è stato commemorato con una serie di appuntamenti cui ha presenziato anche il sindaco del Comune sardo.
“In paese circolavano molte voci su questo avvenimento – spiega Marco Rey, sindaco di Giaglione – , ma erano racconti tramandati dai nostri anziani, che non potevano avere la necessaria chiarezza cui la ricerca storica ha permesso di arrivare. Cesare Lai era un pilota molto all’avanguardia per l’epoca ed ora buona parte del mistero che aleggiava intorno alla sua figura è stato svelato”.
Le ricerche di PierCarlo Porporato e Gilberto Forneris non si sono fermate ed hanno coinvolto anche Pierangelo Chiolero, uno dei principali autori di romanzi storici della Valle di Susa che, nel 2022, sulla base delle loro ricerche ha pubblicato il libro "La scelta di un uomo", dedicato a Cesare Lai ed edito dalla casa editrice cagliaritana Aipsa Edizioni.
La pubblicazione ricostruisce la figura del pilota non solo attraverso la pubblicazione (in appendice) di immagini e documenti, ma soprattutto con la vivace ricostruzione della sua vita, certamente romanzata ma rigorosamente basata sulla documentazione raccolta e sulle testimonianze dei familiari.
Dal libro è stato inoltre tratto uno spettacolo teatrale, “La scelta di Cesare”, omaggio a Cesare Lai della compagnia Magdeleine G, riduzione teatrale di Pierangelo Chiolero e Tommaso Massimo Rotella (che cura anche la regia). In scena gli attori Tommaso Massimo Rotella e Patrizia Camatel, video di Piercarlo Porporato
L'opera debutterà il 7 agosto 2023 a Ulassai in occasione del prestigioso Festival dei Tacchi; un'anteprima si terrà a Costigliole d'Asti il 27 luglio nell'ambito del festival “Paesaggi e oltre. Teatro e musica d’estate nelle terre dell’UNESCO”
Per maggiori informazioni:
La scelta di un uomo. Storia di un incidente aereo in Valle di Susa – Il sacrificio del Tenente pilota dell’aeronautica italiana Cesare Lai
Di Pierangelo Chiolero. Ricerche e documentazione a cura di PierCarlo Porporato e Gilberto Forneris, pagine 144, 2022, Aipsa Edizioni.