Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
L'escursione è molto facile e, dato che si svolge quasi totalmente su strada militare, è molto frequentata anche dagli amanti della mountain bike. Si sviluppa sulla cresta spartiacque Chisone-Susa, sulla strada costruita tra il 1880 e il 1900, lunga circa 50 km che richiese circa quattro anni di lavoro.
Il ramo principale cominciava al colle delle Finestre, proseguiva verso il monte Pintas, aggirava il monte Ciantiplagna e raggiungeva il Gran Serin e il colle dell’Assietta, attraverso il colle delle Vallette con un percorso di 14 km. Proseguiva poi per le fortificazioni settecentesche e raggiungeva il Genevris. Un vero e proprio gioiello di ingegneria militare da ammirare passeggiando.
La stazione eliografia di Punta del Mezzodì.
Interessante anche la stazione eliografia di Punta del Mezzodì posta su uno sperone roccioso a quota 2640. A fine ‘800 aveva lo scopo di tenere i collegamenti tra le diverse fortificazioni della Piazza dell’Assietta fino al forte Roncia del Moncenisio.
Al colle delle Finestre, sul versante valsusino, si trova una ridotta costruita dai francesi nel 1690 e distrutta dagli stessi nel 1707, in vista di un attacco piemontese massiccio. Quando passò sotto il controllo dei Savoia, a seguito dell'occupazione del forte di Exilles nel 1708, fu ricostruita su disegno di Ignazio Bertola in modo da controllare il tratto del colle compreso tra il monte Français Peloux e il monte Pintas.
Dopo il Trattato di Utrecht del 1713 venne disarmata, e durante la battaglia dell'Assietta del 1747 era presidiata da uomini del Reggimento Sicilia. Tutto il presidio fu smantellato nel 1797. Dislocato in posizione strategica tra le due valli, controllato dal forte San Carlo di Fenestrelle, protetto dal forte di Exilles, il fortino avrebbe potuto arrestare l'accesso ai forti dell'Assietta se le truppe francesi avessero aggirato i forti succitati eludendone la vigilanza.
L'attuale fortino fu costruito nel 1891, disarmato nel 1928, resta un posto tappa per i turisti che, percorrendo i crinali dell'Assietta, vanno in cerca di un passato lontano in ambiente maestoso e panoramico.
COLLE DELLE FINESTRE 2176 m - CIMA CIANTIPLAGNA 2849 m
Fontana Murò.
Dislivello: 750 m
Difficoltà: T
Tempo salita: 2-2.30 ore
Periodo consigliato: luglio-ottobre
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 f. 1, Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso: Torino-Susa su statale 24, si devia a sinistra per Meana e si segue la strada per il colle delle Finestre che raggiunge il colle, dove si trova il fortino omonimo.
Dal colle delle Finestre ci si incammina dietro al forte che domina il versante valsusino e si segue in leggera discesa la bella mulattiera che transita a balcone sulla val Chisone, per riprendere quasi subito a salire e raggiungere la carrozzabile del Gran Serin ad un tornante.
Il Forte al Colle delle Finestre.
Si oltrepassa la fontana Murò (unica sorgente nei pressi del colle delle Finestre che, ad una profondità di tre metri, prendeva l’acqua per il forte) e si prosegue sotto le pendici del monte Pintas prima e della punta di Fattiere poi. Poco dopo la strada compie un lungo tornante da cui parte un sentiero che, dal colle della Vecchia (col caratteristico masso detto Dente della Vecchia), porta direttamente nel vallone erboso di Barbier. È comunque possibile continuare sempre lungo la strada.
La strada che sale al colle della Vecchia.
La carrareccia contorna poi la punta Mezzodì dove si trova la stazione eliografica e si immette sul versante valsusino. Si prosegue fino a una casermetta a quota 2700 dalla quale si vede ormai la meta. Si lascia la strada e si raggiunge rapidamente la cima erbosa caratterizzata da un imponente croce metallica piazzata nel 1957 che ricorda anche i morti del cinema Statuto.
Cima ciantiplagna.
Il panorama è esteso e va dal Monte Albergian a tutta la Val Chisone, dallo Chaberton al Gruppo d'Ambin e alle cime della Val Cenischia fino al Rocciamelone. In secondo piano il gruppo del Pelvoux, a nord ovest, e del Monviso, a sud, conferiscono grandiosità al paesaggio.
La discesa si effettua seguendo l’itinerario di salita.