Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
L'itinerario è adatto nelle mezze stagioni, visto che il pendio è rivolto a sud ed è molto secco, ed offre la possibilità di visitare quattro nuclei abitati rimasti intatti, disabitati d'inverno fatta eccezione per Costans, abitato tutto l'anno.
Nel villaggio di Costans incuriosisce l’ingresso di casa Rousset, accanto alla fontana, con emblema vescovile: qui infatti nel 1860 nacque l'arcivescovo Camillo Rousset, vescovo di Reggio Calabria durante la ricostruzione della città dopo il terremonto del 1908, oltre al vescovo di Ventimiglia Agostino Rousset.
Lo stemma di Casa Rousset
Costans 1130 m - Foëns 1702 m - Grange Soupas 1664 m - Villard 1359 m - Costans
Il forno di Villard
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Dislivello: 575 m
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Difficoltà: E
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Tempo complessivo: 3.30-4 ore
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Periodo consigliato: maggio-giugno/settembre-novembre
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Cartografia: IGC f. 1, Valli di Susa, Chisone e Germanasca
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Accesso: Torino-Susa-Oulx. Si prosegue in direzione di Bardonecchia e subito dopo Savoulx, posto a quota 1124, si parcheggia l'auto in corrispondenza dell'indicazione di Costans.
Attraversato il paese, a monte e dopo la fontana un sentiero si inerpica nei prati assolati fino ad una cappellina datata 1878, a quota 1350, che reca il nome del costruttore Pierre Guighet. Poco più In alto, a quota 1515, se ne incontra un'altra, meno conservata e forse più antica, al crocevia col sentiero che proviene dalla strada statale.
Si continua nella pineta fino a Foèns, di cui si scorge subito una bella fontana in legno. Dopo una breve visita al paesino, in splendida posizione in vista del massiccio calcareo del Seguret, si prosegue a sinistra sulla strada sterrata proveniente dai Clots di Savoulx che a mezza costa taglia le pendici dello Jafferau fino alle Grange Soupas.
Percorrendola a sinistra, in lieve discesa, la strada giunge ad un bivio, dove il sentiero a sinistra, in discesa, porta a Villard. Si prosegue invece a destra per le Grange Soupas, a quota 1664, nel bosco di larici e pini. Questo piccolo nucleo è un bell'esempio di ristrutturazione funzionale, recuperato senza deturpare l'ambiente, solo ripristinando le baite sopravvissute con materiale del posto, simile a quello usato precedentemente .
Superata la fontana in legno si scende rapidamente nel bosco fino a Villard. Dopo aver visto la cappellina e la scuola si giunge al caratteristico forno, una costruzione molto ben conservata in fondo al paese che porta la data del 1829, forse uno dei vari dei restauri.
Veduta invernale di Villard
La struttura è comune a tutti i forni della valle: una casetta aperta dal tetto a lose; a fianco dei muri laterali sono infissi due tronchi verticali che sostengono dei pioli, a distanza di 30 centimetri uno dall'altro, dove venivano posate le tavole di larice sulle quali si disponeva il pane. Sul fondo si trovano le bocche dei due forni: il principale era detto il "gran fu" ed è costruito unicamente in pietra.
Il paese si trova su un pendio aperto sulla valle, con la vista che spazia fino alla testata. Si prosegue sul sentiero nei prati in discesa superando la cappellina delle Vigne, a quota 1315, ristrutturata nel 1850. Da questo punto si procede a mezzacosta a breve distanza dall'autostrada e si percorre la vecchia mulattiera che collegava Villard con Costans. I
Verso la fine dell'itinerario si deve sottopassare l'autostrada due volte per raggiungere l'auto, poiché i cantieri hanno interrotto l'antico tragitto.
La Chiesa di San Gregorio Magno a Savoulx