Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
A conclusione dell’anello dal Molè a Pianfè e discesa passando dal Colletto a Pietrabianca, abbiamo deciso di fare una capatina per vedere da vicino il Chouquè di Margrit e ammirarlo da una prospettiva insolita. Questo monumento fa parte delle bellezze naturali che la Conca del Prebec ci riserva!
Il Chouquè prende il nome dalla Borgata Margrit che si trova sulla destra. Per raggiungerlo occorre proseguire per un chilometro oltre la Borgata Goitroce (Chianocco) e lasciare l’auto. Sulla destra una stradina scende al torrente, un ponticello ci permette di attraversarlo: poi un ripido sentiero, da poco ben sistemato, in una decina di minuti ci permette di arrivare alle case, da qui il Chouquè non è visibile, occorre pertanto risalire i prati sino all’alto larice che si vede nella foto in copertina.
Quando, tra il fogliame, riuscirete a vedere la sommità del Chouquè, potrete seguire una traccia di sentiero che vi permetterà di raggiungere la base a monte del monumento. Sarete a pochi metri da esso e potrete così ammirarlo da una prospettiva veramente inusuale!
Con un po’ di perizia potrete anche accostarvi come ha fatto Roberta Tomassone per una foto ricordo. Scalarlo… direi di no, nelle foto seguenti vi spiego il perché!
Il Torrione è costituito da strati molto diversificati di detriti di falda depositati dall’azione fluvio-glaciale e in seguito erosi. Purtroppo, nella parte medio bassa, la loro coesione è molto ridotta, almeno in superficie e pertanto assolutamente non adatta all’arrampicata!
Solo nella parte alta la cementazione naturale, dovuta alle acque ricche di carbonato di calcio, ha trasformato i detriti in una specie di puddinga abbastanza coesa da resistere all'azione meteorica e fare da cappello alla parte sottostante preservandola dall'erosione.