Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Bivacco Tornior (2552mt) - Colle Thuras (2800 mt)
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Località di partenza: Rhuilles mt. 1665 (itinerario lungo) oppure ***(Ponte Thuras mt. 1950)
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Dislivello: 900 mt al bivacco/1150 mt al Colle Thuras ***600 mt al bivacco/850 mt al Colle Thuras
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Lunghezza: 24,5 km A/R ***(17 km A/R)
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Tempo di salita: 4 h e 15 min al bivacco ***2 h e 40 min al bivacco
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Difficoltà: E
INDICAZIONI STRADALI
Percorsa la Val Susa (o la Val Chisone) proseguire per Cesana. Giunti all’abitato di Bousson si svolta per la Valle di Thuras. La strada da subito prende a salire presto raggiungendo la borgata di Thures dove si prosegue a dx sullo stradello sterrato, sempre in buone condizioni, che con un lungo tratto in falsopiano raggiunge il successivo abitato di Rhuilles dove conviene lasciare l’auto presso lo slargo al termine dell’abitato (opzione per l'itinerario lungo).
I resti di Thuras, borgata bruciata nell’aprile del 1944 dai nazifascisti nel corso di un’azione di rastrellamento, e la lapide che ricorda l'episodio.
Itinerario lungo da Rhuilles
Continuare dritti per lo sterrato che s’inoltra in piano nella valle, a tratti rovinato, e rasentando dei pascoli si superano un rio con l’acqua ferruginosa e alcuni piloni votivi, raggiungendo il bivio da trascurare che oltre il ponte Aberoud, detto anche dell’argano, sale in vetta al monte Giassez. Continuando sullo sterrato si prende a salire e la strada subito compie alcuni tornanti ravvicinati che consentono si superare lo sbalzo che immette ad un livello superiore.
Rasentati i resti di una costruzione militare ed il pilone votivo di N.S. di Lau, subito dopo si supera su un ponte il rio del Musia dove un’indicazione dice che ci si trova in località Pont de l’Asia. Fatta un’ampia svolta a sinistra, la visuale s’apre sull’ampio pianoro dove sorgono i resti di Thuras, borgata bruciata nell’aprile del 1944 dai nazifascisti nel corso di un’azione di rastrellamento. Con un breve tratto in piano subito si raggiunge il torrente Thuras che si supera sul nuovo ponte a picco sul corso d’acqua.
Bovini "Highlander" (letteralmente "delle terre alte"). È una razza proveniente delle Highlands scozzesi, nota anche come Hebridean breed, Hairy Coo, Heilan Coo o Kyloe.
Nb: Da questo punto non si può proseguire in auto e si parcheggia nei pressi del ponte.
Prima di attraversarlo merita soffermarsi un attimo presso la lapide eretta a ricordo dei partigiani caduti nell’autunno dello stesso anno sotto il col di Thuras.
Itinerario più breve dal ponte di Thuras
Si percorrerà ora lungamente, sempre stando a destra del torrente, un’interminabile traccia, quella che fu a suo tempo una strada militare. Poco più avanti, si stacca sulla destra il sentiero privo di segnalazioni, di difficile individuazione, che porta in vetta al monte Terra Nera, appena prima dell’alpeggio delle Grange Thuras Superiori. Funzionale all’alpeggio, appena lo si supera lo sterrato si deteriora diventando una traccia dove a tratti ancora in discrete condizioni se ne sostituiscono via via altre assai rovinate per via di colature che l’invadono. La traccia comunque è sempre percorribile e visibile.
Più avanti, quando termina il bosco, merita osservare sulla destra l’ampio solco del vallone scavato dal rio che scende dal passo di Terra Nera posto tra l’omonima cima e la successiva cima Clausis (nella foto sopra), mentre sulla sinistra un’indicazione suggerisce come raggiungere il Colle del Pelvo dal quale si scende in valle Argentera.
Proseguendo, la traccia si porta verso il fondo della valle, dove già si vede il colle di Thuras, attraversando estesi detritici pascoli, sempre inoltrandosi con pendenza costante ma moderata che consente di guadagnare progressivamente quota. Fatte alcune svolte si giunge in vista della costruzione del bivacco Andrea Tornior a cui infine si perviene.
Il bivacco è stato voluto dai familiari in ricordo del figlio tragicamente perito in montagna. Sempre aperto, è posto su un poggio erboso a riparo dalla valanghe a mt. 2552, dominato sulla destra dai ruderi della caserma XVI e dalla Crete de Bertine terminante con la Punta Merciantaira.
Da qui partono due sentieri: il primo porta al Colle della Ramiere, dove sorgono i resti del ricovero XXI e poi in vetta alla montagna alta mt. 3303 mt; il secondo sale al colle di Thuras, posto di fronte al bivacco, attraverso il quale si scende in Francia a Le Roux e poi ad Abriès, comune del Queyras.
Il Colle di Thuras.
SALITA AL COLLE DI THURAS
Come detto, dal bivacco Andrea Tornior parte una traccia che conduce al Colle di Thuras posto di fronte. Sempre ben segnata ed evidente, passando dalle superiori radure, senza alcuna difficoltà lo si raggiunge percorrendo al temine i ripidi sfasciumi che contraddistinguono l’ultimo tratto.
Da colle di Thuras la vista s’apre ampissima sui monti e sulle valli. I 250 mt. di ulteriore dislivello si coprono in c.ca 45 minuti di salita, mentre per scendere basta una mezz’oretta scarsa.
RITORNO
Non resta a questo punto che fare a ritroso la strada fatta salendo.
(Escursione effettuata il 28/08/2022)