Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Briançon riserva tanti e tali monumenti da vedere che ogni visitatore si potrà dilungare a piacimento su diversi aspetti della vita e della cultura di questa città. L'itinerario qui descritto privilegia le costruzioni militari più significative poiché Briançon, per la sua posizione di controllo strategico, è la città fortificata più alta di Francia e come tale resta un esempio unico in tutto il Delfinato. È edificata sulla soglia glaciale e con la gola di raccordo attraversata dal ponte d’Asfeld è testimone della storia geologica di decine di migliaia di anni della regione.
Briançon Vauban 1326 m - Fort des Salettes 1470 m
Dislivello: 150 m
Difficoltà: T
Tempo complessivo: 1 giorno
Periodo consigliato: tutto l'anno
Cartografia: Plan de Briançon (il foglio è reperibile all'Ufficio del Turismo di Briançon)
Accesso: Torino-Susa-Oulx-Monginevro-Briançon, si parcheggia l'auto agli Champs de Mars. Si sale dalla fontana a destra della piazza, su strada asfaltata e al primo bivio si prende a destra oltre la sbarra, il forte è ben visibile sul terrazzamento glaciale.
Dopo aver dato uno sguardo d'insieme all'esterno del castello e del suo fossato si entra in Briançon attraverso la Porte de Pignerol, progettata da Vauban, e si passa sotto un arco di pietra ricostruito nel 1800. L'entrata della città si scopre solo dopo avere oltrepassato la costruzione del corpo di guardia. Un altro ponte attraversa il fossato; la porta si apre in un muro molto spesso che costituiva una specie di scudo per mascherare le case che sorgono ai lati della Grande Garguille.
Porte de Pignerol.
Il frontespizio in pietra è costituito da due pilastri dorici di ordine militare che spiccano su alcuni divisori e che coronano un frontone triangolare. Questo motivo molto sobrio designa lo schema di tutte le porte di piazzaforte, mentre il passaggio era chiuso da massicci battenti in legno chiodato.
Di qui ha inizio la Grande Garguille, la via principale di Briançon Vauban, costruita nel 1345. È una ramificazione della Bealera Nuova, o Canale della città, che raccoglieva le acque della Guisane a Villeneuve e le canalizzava a Briançon. Questo canale attraversa i bastioni vicino alla Porta di Pignerol, percorre la Grande Garguille a cielo aperto fino alla place Médecin Général Blanchard e va a gettarsi ai piedi della Durance. Il canaletto, come la Petit Garguille, serviva per la lotta agli incendi.
A destra si trova l'Office du Tourisme, che potrà fornire cartine per la visita. A sinistra si sale invece la rampa che porta al Cammino di Ronda superiore. Una breve sosta alla polveriera con il Museo delle miniere del Brianzonese e si prosegue fino alla statua della Grande Francia di Bourdelle.
Pont d'Asfeld.
Di qui, in discesa, si esce dalla Porta della Durance per dare uno sguardo al Pont d'Asfeld, costruito dal marchese d'Asfeld nel 1729 per collegare la città con i forti des Têtes, du Randouillet, de la Croix de Bretagne e della Grande Maye. L'apertura dell'arco è di 38,60 m e l'altezza è di 55,44 m e si impiegarono due anni per la sua costruzione. La data del 1734, scritta sulla placca di bronzo dell'obelisco, corrisponde senza dubbio alla cerimonia ufficiale di inaugurazione.
Dopo essere rientrati in città si raggiunge la place Mèdecin Général Blanchard da dove si può risalire la "Grande Garguille". Questa via così particolare, caratterizzata dalla canaletta di scolo, simile a quella che ancora scorre a Exilles e a Cesana, riserva alcune sorprese. Al n. 64 è visibile il bel portale stile Luigi XIV, costruito nel 1714, dell'antico ospedale dove risiedette papa Pio VI in esilio nel 1799.
Con una breve digressione a destra si potrà visitare l'antica chiesa dei Cordellièrs, dove in occasione dei restauri sono stati ritrovati numerosi scheletri sepolti a strati. Il convento, costruito nel 1378 e diventato ora sede del nuovo municipio di Briançon, apparteneva inizialmente ai francescani, ordine che esercitò grande influenza sulla popolazione. Fu trasformato in ospedale militare alla fine del 1700, e durante la Rivoluzione servì da magazzino per l'artiglieria. Nel 1814 l'edificio fu raso al suolo e tra il 1828 e il 1831 vi fu edificato il nuovo ospedale. La chiesa è a navata unica, con volta ad ogiva; le volte sono scolpite e rappresentano l'agnello pasquale e lo stemma dei Delfini.
Ritornati sulla Grande Garguille si prosegue in salita e si arriva, a destra, alla Piazza d'Armi, dove Vauban fece scavare un pozzo che, in caso di assedio, assicurasse comunque il rifornimento idrico. Sul lato nord si trova la Casa del Re, dove alloggiavano i funzionari di Stato, la cui facciata è ornata da due meridiane, abitudine architettonica molto diffusa nel Delfinato. Più in alto, all'incrocio, una bella fontana rinascimentale porta il nome di Francesco I.
Terminata la Grande Gargouille, all'Office du Tourisme si svolta a sinistra per la Collegiata Notre-Dame et Saint Nicolas. Questa chiesa fu consacrata il 6 ottobre del 1726 in sostituzione della parrocchiale, situata sulla strada di Grenoble e soppressa nel 1692 per ragioni militari poiché si ergeva sul pendio della città e poteva dunque fornire all'assediante un riparo eccellente. Fu minata e rasa al suolo, e i due leoni di marmo che sorreggevano le colonne sono custoditi ora nella chiesa dei Cordelliers, dove appunto si trasferì il servizio parrocchiale.
Nel 1700, su richiesta del console del re, si decise di costruire una nuova parrocchia all'interno della cinta muraria, che nel 1746 ottenne il titolo di Collegiata rispondendo alle richieste precise di Vauban.
L'interno ad ampie navate conserva un altare Luigi XV e al fondo del transetto, sulla destra, due dipinti sono degni di rilievo: la Vergine e San Nicola, protettore di Briançon, e L'imbarco di San Luigi (Luigi IX) da Aigues-Mortes, dipinto questo proveniente dalla cappella del forte des Têtes.
Per terminare la visita, una breve sosta in Place du Temple per ammirare il vecchio municipio costruito nel decennio 1703-1713 e la Maison du Temple con il motto dell'abbazia di Oulx «Cherches et vos troveres. 1575» (nel nostro caso più adatto che mai).
Si scende quindi alla “Petite Gargouille” fino alla Porte d'Embrun, e risalendo il Petit Chemin de Ronde si perviene alla Porte de Pignerol dopo aver dato uno sguardo alla valle della Durance e della Guisane con i suoi splendidi ghiacciai.
Fort des Salettes.
Tornati al piazzale si attraversa la N 94 e all'indicazione “Chemin des Salettes” si percorre la strada che in forte salita perviene alla ridotta des Salettes a quota 1470, fatta costruire da Vauban nel 1709 per impedire al nemico di occupare un punto strategico da dove colpire la città.
Si tratta di una grossa torre quadrata e bassa, coperta da un tetto piramidale in ardesia, circondata da un fossato e accessibile solo da un ponte levatoio; il bordo esterno era affiancato da una galleria tagliata nella roccia da dove le feritoie permettevano di spaziare sui quattro segmenti del fossato. Questa galleria si raggiunge con un passaggio sotterraneo ricostruito nel 1845; nel punto più protetto si trova la polveriera con la volta spessa a prova dei grossi calibri dell'epoca.
Da non dimenticare inoltre di visitare la nuova Place des Escartons in Briançon St. Catherine.