Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
di Paolo Benevelli
Uno dei momenti del programma di Mario Soldati “Viaggio nella valle del Po” che più rimase impresso nella memoria dei telespettatori (specie di quelli che all’epoca erano bambini) fu la sua visita alla “Giaconera” di Villar Focchiardo.
La “Giaconera” è un luogo molto particolare: un tempo (prima di divenire, per circa un secolo, un semplice ristorante), fu un’antica stazione di posta sulla trafficatissima strada di Francia, che da Torino portava fino a Lione. Qui si effettuava il cambio dei cavalli, e i viaggiatori potevano trovare cibo e riposo. Accanto alla locanda vi erano le scuderie dei cavalli, le rimesse delle carrozze, la bottega del maniscalco, la biglietteria e il deposito bagagli.
La sosta nelle stazioni rappresentava anche la fermata per la salita e la discesa dei passeggeri: il servizio di passeggeri con diligenza, in Piemonte, era infatti iniziato all’inizio del XVIII secolo.
La "Giaconera" nel 1850 ca., con gli edifici annessi alla stazione di posta per il cambio dei cavalli.
La "Giaconera" verso il 1890, con Carlo Cattaneo come proprietario.
Fin dal XII secolo però la “Giaconera” era un punto di riferimento lungo la strada, che durante i secoli ospitò per una sosta migliaia di mercanti, viandanti e pellegrini. La locanda ebbe la visita, verso il 1859, di Napoleone III, così come, una cinquantina d’anni prima, aveva avuto quella di Napoleone Bonaparte.
Ma perché, nel 1956, Mario Soldati, e la sua troupe della RAI, si fermarono proprio alla “Giaconera”?
Lo racconta egli stesso: nella seconda metà del 1940 stava girando a Torino, in Corso Lombardia, presso gli stabilimenti FERT, il film “Piccolo Mondo Antico”, e si trovò nella necessità di reperire un luogo adatto ad una scena di ballo in un antico castagneto. Ma dove trovare a Torino un antico castagneto, così come l’aveva in mente Fogazzaro?
Soldati racconta che «un ometto, a Torino» gli rivelò che a Villar Focchiardo, un paese che fin dal Medioevo basava la sua economia sulla castanicoltura, avrebbe trovato l’ambientazione adatta. E così fu: la troupe di “Piccolo Mondo Antico”, assieme ai due protagonisti Alida Valli e Massimo Serato, si trasferì a Villar Focchiardo. La scena venne girata al mattino presto, e terminata dopo l’ora di pranzo.
La locandina del 1941 di "Piccolo Mondo Antico", con Alida Valli e Massimo Serato.
La troupe era affamata, ma dove andare a mangiare? Mario Soldati venne indirizzato alla “Giaconera”, dove vide dal vivo un “piccolo mondo antico” ancora intatto, dove il tempo sembrava essersi fermato agli anni del Risorgimento.
In quel periodo, la “Giaconera” conservava ancora le sue antiche cucine ottocentesche, attrezzate non con i fornelli, ma con gli antichi “potagers” in muratura, sui quali i cibi venivano cotti o direttamente al fuoco di legna, o sulle braci del carbone di legna.
Quando Soldati compì il suo viaggio televisivo «alla ricerca dei cibi genuini» si ricordò di questo luogo, e vi ritornò. Con soddisfazione scoprì che, rispetto a quindici anni prima, nulla era cambiato: la famiglia Cattaneo era ancora proprietaria di quel luogo, ed essa serviva ancora le trote e i polli cotti “alla babi”, sulla griglia con le braci di carbone di legna di maggiociondolo, utilizzando ancora, per questo, gli antichi “potagers”.
Di seguito vi regaliamo alcuni fotogrammi, come li videro nel dicembre del 1957 quel milione circa di fortunati abbonati alla televisione italiana.
La puntata completa di “Viaggio nella valle del Po” la trovate su RaiPlay a questo link (l’arrivo alla Giaconera è al minuto 26:41).
Il post Facebook di Paolo Benevelli è invece a questo indirizzo.
Il “Ristorante Giaconera” nel 1956.
La troupe della RAI giunge alla “Giaconera” , per le riprese di “Viaggio nella valle del Po”.
Mario Soldati ritrova il proprietario, erede della famiglia Cattaneo che da decenni gestiva la locanda.
La troupe di "Viaggio nella valle del Po".
Le griglie con i polli cuociono sulla brace del legno di maggiociondolo, appoggiate sulle bocche dei "potagers".
Mario Soldati nelle cucine incontra il signor Cattaneo e la moglie.
Mario Soldati si fa spiegare, per i “cari telespettatori in ascolto”, il procedimento per il “pollo alla babi”...
...e, poco dopo, si affaccia per conoscere i tempi di attesa della cottura.