Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Partiti di buon mattino dalle Grange di Valle Stretta, progettiamo di arrivare a una punta non molto frequentata: la Roche Pertuse (Rocca di Thures per gli italiani).
Per metà tragitto percorriamo un sentiero più volte calpestato, quello per Guglia Rossa fino al Lago di Thures. I colori autunnali e una leggera spruzzata di neve rendono magico il paesaggio!
Al Colle di Thures vi è l’omonimo Lago (Lac Chavillon per i francesi). L’avevo fotografato solo pochi mesi fa in piena estate, i colori adesso sono completamente diversi… più belli… meno belli? Diversi! Noi svoltiamo a destra (a sinistra nella foto) per salire su un lungo e facile pendio erboso che poi si apre su un vasto altipiano.
Poco più su facciamo una piccola deviazione sulla sinistra per ammirare una ulteriore chicca della zona: il Lago Bellety, quasi una fotocopia del precedente ma molto meno frequentato.
Ritorniamo al centro del pianoro per riprendere il sentiero verso la nostra meta. Davanti a noi si ergono alcune delle vette più belle che abbiamo in zona: da sinistra, parzialmente occultata, Cima Bernauda, poi il Gruppo dei Re Magi… Badassarre, Melchiorre e Gasparre e, ancora più a destra, la Punta Quattro Sorelle.
Sono cime poco frequentate perchè mancano di percorsi ben segnalati, e sono un po' impegnative, ma la salita vale davvero la pena!
Era nostra intenzione raggiungere la Roche Pertuse, ma la recente nevicata ce lo sconsiglia. Decidiamo allora di arrivare solo al Col de l’Etroit du Vallon (m. 2492), da cui possiamo ammirare lo splendido pendio a cui abbiamo rinunciato.
Decidiamo allora di scendere per trovare un posto riparato per il pranzo, da cui possiamo godere un ottimo panorama, sia sulla Guglia Rossa che sul Col di Thures. Da notare i ricami che creano sulla neve fresca i camminamenti dovuti al passaggio degli animali al pascolo… paiono trine e merletti!
Poi, anche se a malincuore, riprendiamo a scendere. Il cielo, anche questa volta, ci ha risparmiato l'acqua a catinelle...